Concordato preventivo biennale 2025/2026: novità e grandi esclusi

Il concordato preventivo biennale continuerà ad essere attivo per il 2025/2026 ma con delle novità.

Scopriamo chi sono i grandi esclusi dal concordato preventivo biennale e quali sono le novità introdotte dal Decreto Legislativo approvato in via preliminare lo scorso 13 marzo 2025.

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Concordato preventivo biennale 2025/2026: novità e grandi esclusi (Chieseromanichesardegna.it)

Con il concordato preventivo biennale si spingono i contribuenti a regolarizzare la loro posizione spontaneamente. L’istituto è rivolto a coloro che esercitano attività d’impresa, arti e professioni e applicano gli indici sintetici di affidabilità. Ogni contribuente può calcolare la propria proposta di definizione biennale tramite software dell’Agenzia delle Entrate. Può poi aderire o meno entro il termine per la presentazione della dichiarazione annuale dei redditi.

Condizione necessaria per accedere all’istituto non aver debiti tributari o contributivi accertati con sentenza irrevocabile oppure aver estinto i debiti in modo tale che il totale del debito residuo risulti inferiore a 5 mila euro (comprensivi di sanzioni e interessi). Queste le indicazioni generali ma dobbiamo entrare nei dettagli per conoscere le novità 2025/2026 e chi sono gli esclusi dal concordato preventivo biennale.

Concordato preventivo, novità su aliquote, scadenze e beneficiari

Il DL approvato in via preliminare esclude dal concordato preventivo le Partite IVA appartenenti al regime forfettario. Una scelta presa dall’Amministrazione finanziaria dopo aver valutato come questo tipo di regime non sia adatto alle modalità di funzionamento del concordato.

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Concordato preventivo, novità su aliquote, scadenze e beneficiari (Chieseromanichesardegna.it)

L’obbligo di fatturazione elettronica non cambia questa analisi. Gli unici a rientrare con molta probabilità nel CPB 2025/2026 sono coloro che sono usciti dal regime forfettario nel corso del 2024 per superamento della soglia di 100 mila euro di ricavi o compensi. Passiamo alle altre novità presenti nel Decreto. La scadenza per aderire al Concordato preventivo biennale è stata spostata dal 31 luglio al 30 settembre di ogni anno.

Da specificare che l’adesione dovrà essere inviata separatamente dalla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (nel 2024 tale restrizione non c’era). Modello CPB e ISA, invece, si possono inoltrare insieme ma solo se la dichiarazione dei redditi sarà presentata entro il 30 settembre.

Altra novità importante riguarda le regole per evitare comportamenti scorretti da parte dei contribuenti. Negli studi associati, nelle società tra professionisti e nelle società tra avvocati se anche un solo socio dovesse non aderire o uscire dal concordato allora tutto il gruppo perderà il diritto di rimanere nel regime.

E se si dovessero verificare cambiamenti nei soci saranno rilevanti solo qualora il numero di partecipanti aumentasse. L’entrata degli eredi non sarebbe un problema in caso di decesso di un socio. Infine c’è un nuovo modello CPB per il biennio 2025/2026. L’Agenzia delle Entrate lo ha già approvato.

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