Perda ‘e Liana è un tacco calcareo che si può raggiungere in Sardegna: ecco il percorso da fare.
L’Ogliastra è la parte della Sardegna che regala tante emozioni ai visitatori che si recano in questa terra per scoprirne tutte le bellezze naturali. Proprio qui c’è il tacco calcareo che separa il Gennargentu dalla terra dei tacchi e dei tonneri, ovvero Perda ‘e Liana.

Si tratta di un monumento naturale che rappresenta una testimonianza della storia geologica della Sardegna. Si trova a 1.293 metri sul livello del mare e ha una storia tutta da scoprire. Inoltre, è raggiungibile da quanti vorranno ammirarlo.
Come raggiungere Perda ‘e Liana e la sua storia
La storia di Perda ‘e Liana è molto antica e risale all’era Giurassica, a circa 130-150 milioni di anni fa. Questo maestoso tacco calcareo si è formato lentamente grazie a processi di erosione dell’acqua che hanno modellato la sua struttura nel corso di milioni di anni.

Man mano che si sale verso la cima, la vegetazione scompare quasi e al suo posto c’è la steppa. Predominano le specie della macchia mesofila, e il terreno è caratterizzato dalla scarsa fertilità e dalla presenza di qualche roccia. Purtroppo negli anni, incendi, disboscamento e pascolo intensivo hanno degradato questa zona. Dietro questo tacco calcareo si celano tante leggende: si narra che in passato qui si trovasse la porta dell’inferno.
Si raccontano anche storie di incontri notturni con diavoli, pronti a scambiare l’anima umana con ricchezze inimmaginabili. L’antica profezia narrava di come chiunque si recasse a Perda ‘e Liana di notte e invocasse i diavoli potesse ottenere qualsiasi cosa in cambio dell’anima. A tal proposito, si dice che un giovane, desideroso di diventare ricco, si recò a Perda ‘e Liana per vendere la sua anima al diavolo.
Dopo giorni di viaggio, giunse qui e, a mezzanotte, vide una schiera di diavoli danzare sulla cima del Toneri. Si rivolse al capo di questi diavoli che muoveva un asino carico di monete d’oro. Non appena vide il viso del diavolo, l’avidità del giovane scomparve e la paura prese il sopravvento. Così invocò la protezione divina: “Giuseppe, Maria e Gesù, cos’è mai questa congrega? Santa Giulia avvocata, mi porti via da qui!”. I diavoli scomparvero all’istante.
Una visita a questo luogo non è solo un’immersione nella bellezza della natura, quindi, ma anche un viaggio nelle storie e nelle leggende. Si può raggiungere facilmente dalla SS 389 fino ad arrivare alla stazione ferroviaria di Villanova Strisaili e da qui scegliere tra due opzioni di percorso. L’escursione è adatta a tutti, con un sentiero panoramico di circa 3,5 km intorno al tacco. Le stagioni consigliate per la visita sono l’autunno e la primavera.