Chiesa di Sant’Efisio, cosa si narra sul santo omonimo secondo la devozione popolare

Secondo la tradizione popolare, in passato la Chiesa di Sant’Efisio è stata protagonista di un tragico evento: cosa narra la storia del santo omonimo.

La Sardegna ha un ricco patrimonio culturale, artistico e storico. Ogni zona dell’isola presenta monumenti importanti, molti sono stati costruiti in secoli passati e poi restaurati nel corso degli anni successivi, altri si sono mantenuti in buone condizioni e tanti altri ancora sono stati realizzati in anni più recenti. È impossibile visitare l’isola e non restare incantati dalle sue architetture, ma anche dalle città e dalle strade, dai grandi e piccoli palazzi, da ogni angolo.

oggetti sacri in chiesa
Chiesa di Sant’Efisio, cosa si narra sul santo omonimo secondo la devozione popolare (chieseromanichesardegna.it)

Per questo è una delle regioni più visitate d’Italia, con milioni di viaggiatori che arrivano da ogni parte del mondo. La Sardegna è maggiormente frequentata durante il periodo estivo, per le sue spiagge di sabbia bianche e per il suo mare trasparente. Invece, tra le architetture che si fanno notare spiccano le Chiese. Oggi citiamo la chiesa di Sant’Efisio, un luogo sacro dove, secondo la devozione popolare, ci sarebbe stato un tragico evento.

Chiesa di Sant’Efisio, qual è la storia del santo titolare: è successo secoli fa proprio qui

In Sardegna sono state costruite, nel corso degli anni, tantissime chiese. Qui, per esempio, è possibile visitare la chiesa di Sant’Efisio, ubicata nella città di Cagliari. Questo luogo sacro è fra i più importanti dal punto di vista religioso, perché è legato al culto del santo più venerato dagli abitanti del posto, appunto Sant’Efisio. Sorge su un ambiente di costruzione sotterranea dove la devozione popolare sostiene che ci sarebbe stato il carcere in cui fu imprigionato il martire.

persona che prega in chiesa
Chiesa di Sant’Efisio, qual è la storia del santo titolare: è successo secoli fa proprio qui (chieseromanichesardegna.it)

Sarebbe stato tenuto prigioniero lì prima di essere trasportato presso la città di Nora, l’odierna Pula, per essere poi decapitato. Questo edificio si trova salendo la stretta via di Sant’Efisio, nel cuore del quartiere Stampace. Oggi si presenta in stile barocco, dopo essere stato riedificato alla fine del diciottesimo secolo. Per quanto riguarda la sua struttura, all’interno ha una sola navata con tre cappelle per lato. Il presbitero è innalzato di poco rispetto a tutto il pavimento.

In fondo si fa notare l’altare maggiore, dove in una nicchia all’interno di un reliquario in legno, sono custodite le spoglie di Sant’Efisio. A ricordare il martire c’è anche una statua del seicento, posizionata nella seconda cappella. Questo simulacro viene trasportato durante la processione, nel giorno della festa che si svolge nel mese di maggio, sino a Nora. Oggi la chiesa di Sant’Efisio si presenta in buone condizioni ed è tra gli edifici sardi più belli.

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