La chiesa di Santa Maria di Bonarcado e il particolare rapporto coi Templari: una storia davvero suggestiva.
L’ Ordine dei Cavalieri Templari, tra fatti storici e (molti) leggendario, è entrato di diritto nell’immaginario collettivo, suscitando ancora oggi grande fascino, oltre a dare vita a racconti pieni di mistero. Questo particolare ordine religioso, nato a cavallo tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII secolo e pienamente coinvolto nelle Crociate in Terrasanta, ha lasciato segni importanti anche in Italia e, per questo, nel territorio sardo.

In un precedente articolo vi abbiamo già parlato, in linea generale, della presenza dei Templari in Sardegna (potete recuperarlo QUI), ma oltre alle testimonianze contenute nella chiesa di Santa Maria della Mercede, a Norbello (per la quale i Templari furono forse coinvolti nella costruzione, o comunque in vari lavori di ristrutturazione) possiamo notare anche riferimenti a Santa Maria di Uta, nella basilica di San Gavino di Porto Torres, nella chiesa di San Pancrazio di Sedini e nel chiostro di San Domenico a Cagliari, dove sono contenute due lastre risalenti probabilmente al XIII secolo.
La traccia dei Templari in Sardegna è dunque piuttosto importante, anche grazie alla chiesa di Santa Maria di Bonarcado: quali sono le particolarità di questo luogo di culto e qual è il suo rapporto con l’ordine religioso in questione? Ecco i dettagli.
La storia della chiesa di Santa Maria di Bonarcado e il rapporto coi Templari
La storia della chiesa di Santa Maria di Bonarcado ha origine probabilmente all’inizio del XII secolo ed è collegata ai monaci camaldolesi; dopo aver fondato un monastero vicino alla chiesetta, gli stessi la ampliarono per renderla più grande. Ad oggi, risalenti al XII secolo sono la facciata a tre arcate cieche e il fianco destro. All’interno, la copertura delle navate è lignea, mentre intorno si possono vedere i resti del monastero camaldolese.

Per quanto riguarda il rapporto coi Templari, proprio come la chiesa di Santa Maria della Mercede a Norbello, è probabile che Santa Maria di Bonarcado sia finita successivamente nelle mani dei Templari, che potrebbero aver finanziato uno dei primi restauri. A testimoniare il rapporto con l’ordine incisioni, rilievi e pitture parietali, che riportano scene e simboli riconducibili proprio ai Templari.
Un collegamento decisamente ricco di suggestioni, che porta la chiesa di Santa Maria di Bonarcado ad essere al centro dell’attenzione anche degli storici, o di chiunque voglia saperne di più sui Templari; in caso di visita in Sardegna, una chiesa assolutamente da visitare.