Nel cuore della Marina di Cagliari si trova la chiesa del Santo Sepolcro, un luogo di culto ricco di storia e con un fascino tutto da scoprire.
Tra i luoghi di culto di Cagliari c’è una Chiesa che più di altre si lega alle vicende della città. Un luogo cattolico ricco di storia e tradizioni lunghi secoli e che offre ai visitatori un fascino irresistibile e tutto da scoprire.

Nelle stradine di Marina di Cagliari, quelle che si snodano verso il porto della città, si trova la chiesa del San Sepolcro uno dei luoghi più suggestivi e ricchi di storia e tradizione che si possano trovare in città.
La nascita di questa chiesa è ancora oggi un mistero; secondo alcune fonti storiche il luogo di culto cristiano sarebbe stato fondato addirittura dai Cavalieri Templari nel XVII secolo come cappella del loro monastero. Ad oggi non ci sono conferme rispetto a questa ipotesi, ma la leggenda di una fondazione templare non fa che alimentare il fascino di questo luogo.
L’architettura e i tesori della chiesa del Santo Sepolcro a Marina di Cagliari
Quello che è certo della Chiesa sono le sue origini medievali. La prima attestazione risale al 1514 quando viene menzionata in un atto notarile conservato nell’archivio storico della parrocchia di Sant’Eulalia. La data importante da ricordare, quella che cambia le sorti della chiesa, è il 1564 quando l’allora arcivescovo della città Antonio Parraguez de Castillejo affida il tempo alla confraternita del Santissimo Crocifisso dell’Orazione e della Morte.

Da quel momento la chiesa di San Sepolcro ha svolto funzione cimiteriale, fungendo da luogo di sepoltura per le persone più indigenti della città. I defunti erano sepolti nella cripta sottostante e nel piazzale antistante la chiesa; solo nell’800 perde questa funzione e il piazzale è trasformato nella piazza che ancora oggi è visibile.
L’interno della Chiesa è poi ricco di tesori artistici e architettonici che sono espressione dell’evoluzione che ha vissuto il luogo. San Sepolcro presenta una pianta rettangolare con navata unica e cappelle laterali che conservano preziosi tesori artistici, come la Resurrezione di Lazzaro di Bartolomeo Castagnola e San Nicola di Bari in preghiera davanti alla Madonna di Francesco Manzini.
Il vero gioiello è però il Cappellone della Vergine della Pietà, uno dei più importanti esempio di arte barocca presenti a Cagliari. Particolare menzione merita poi anche il crocifisso lineo settecentesco conosciuto come Cristo nero, soprannome che deriva da un atto vandalico subito negli anni Settanta.
Infine, la cripta vero punto misterioso e affascinante della chiesa. Alla cripta si accede tramite una botola che permette di accedere alle tre camere voltate a botte che un tempo erano utilizzate per la sepoltura a terra. Le pareti sono completamente dipinte di nero con la tecnica della tempera a carbone dando così l’idea di essere avvolti da tendaggi che creano un’atmosfera solenne e a tratti funesta.
La chiesa del San Sepolcro può essere visitata durante tutto l’anno. Attenzione però durante le celebrazioni religiose le visite, soprattutto giù alla cripta, non sono permesse