Chiesa dello Spirito Santo, la scelta del nome non è casuale: svelato il motivo

Perché la Chiesa dello Spirito Santo, in Sardegna, si chiama così: svelato il motivo, non si tratta di una scelta casuale.

Le chiese in Italia sono tantissime e si fanno notare, per la maggior parte, per l’imponenza delle strutture. Tutte le regioni possiedono luoghi religiosi dove i fedeli si riuniscono per pregare, per trovare una connessione con Dio e ascoltare la santa messa. Anche in Sardegna sono state costruite, nel corso dei secoli, molte diocesi. Soprattutto qui è possibile ammirare, nei dettagli e nelle costruzioni, lo stile romanico.

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Chiesa dello Spirito santo, la scelta del nome non è casuale: svelato il motivo (chieseromanichesardegna.it)

Le chiese romaniche si distinguono per le loro strutture solide e spesso maestose, sono formate da tre navate, da archi a tutto sesto, volte a botte e muri spessi in pietra, sostenuti da varie colonne. Tra le tante chiese sarde oggi citiamo la chiesa dello Spirito Santo, che si fa notare soprattutto per il suo particolare nome: a quanto pare non è stato scelto a caso, ma c’è un motivo.

Chiesa dello Spirito Santo, perché si chiama così: c’è una spiegazione dietro al suo nome

Le chiese della Sardegna sono tra le più belle d’Italia. Sono diverse tra loro e sono state costruite in stili differenti, anche se prevale quello romanico. Tra le tante strutture religiose, oggi citiamo la chiesa dello Spirito Santo, situata nel quartiere di Su Planu, a Selargius, un comune italiano della città metropolitana di Cagliari. C’è un motivo se questa struttura è nota con questo nome e risale ai tempi della sua costruzione.

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Chiesa dello Spirito Santo, perché si chiama così: c’è una spiegazione dietro al suo nome (chieseromanichesardegna.it)

Questa parrocchia fu fondata dall’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Bonfiglioli il 25 dicembre 1981 e fu lui ad intitolarla al Santo Spirito e a Santa Rita da Cascia. La scelta della data di edificazione, in relazione con la scelta del suo nome, non rappresenta una casualità, perché quella data, come ogni 25 dicembre, rappresenta la festività della nascita di Gesù; inoltre, il 25 dicembre 1981 è il sedicesimo centenario del Primo Concilio Ecumenico di Costantinopoli.

Proprio in quell’occasione fu sostenuta la divinità dello Spirito Santo. Questa chiesa, rispetto alle altre, ha uno stile abbastanza moderno, dato che è stata costruita in anni non troppo antichi. Esternamente ha forme geometriche di colore grigio e rosa chiaro, mentre all’interno si fa notare l’altare, realizzato dal pittore e scultore Tore Pintus. Nel pavimento c’è una teca che conserva le reliquie di santi, come quelle di Santa Rita da Cascia, e c’è una pergamena. Al portone di ingresso, dove è posizionata la fonte battesimale, si trova una scalinata che porta alla Cripta del Torchio Mistico.

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