La Chiesa di Nostra Signora de Sos Regnos Altos ha questo nome per un motivo preciso: è collegato ad un’antica scoperta.
I nomi delle Chiese hanno quasi sempre a che fare con il santo titolare, che può aver vissuto un breve periodo in quella determinata struttura o averci trascorso tutta la vita. L’identificazione può essere anche collegata ad un evento in particolare, come ad una scoperta o a un miracolo, che ha poi portato a scegliere tale nome. Sono diversi i motivi e non è da escludere il fattore artistico.
Non è un caso che una chiesa abbia assunto la nomina con cui è nota per l’aspetto estetico. In Italia oggi ci sono tantissime diocesi. Tutte le regioni nascondono al proprio interno molte strutture sacre, che si differenziano per alcuni elementi o si distinguono per i dettagli in comune. La Sardegna, per esempio, ha tante chiese e tra queste molte hanno un nome particolare, come la Chiesa di Nostra Signora de Sos Regnos Altos, che si chiama così per un motivo preciso.
Chiesa di Nostra Signora de Sos Regnos Altos, perché è nota con questo nome: scoperta importantissima
A Bosa, un comune italiano di oltre 7 mila abitanti della provincia di Oristano, c’è la Chiesa di Nostra Signora de Sos Regnos Altos. Questo piccolo tempio, luogo di culto del paesino, si trova all’interno delle mura del castello di Serravalle. Il suo nome è legato ad una scoperta fatta nel 1847 da un adolescente. Quest’ultimo trovò all’epoca un simulacro in legno raffigurante la Vergine nell’atto di allattare Gesù bambino.
Questo ritrovamento fu allora considerato miracoloso e per questo la chiesa del castello fu dedicata alla Madonna. La denominazione di Nostra Signora De Sos Regnos fu assegnata in riferimento alla posizione sopraelevata del luogo di culto, secondo cui la Vergine da quel posto avrebbe vegliato sulla città. All’interno di questa struttura sacra si fa notare il ciclo di affreschi, presenti sulle pareti, emersi durante un restauro nel 1972.
Non si sa chi siano gli autori, ma secondo alcuni studiosi potrebbero essere stati realizzati da artisti della scuola italiana, forse toscana, toscano-umbra, campana e lombarda, o secondo altri ancora potrebbero essere condotti alla scuola iberica. Lungo la parete sinistra si trovano, per esempio, le rappresentazioni dell’Adorazione dei magi e dell’Ultima cena, mentre nella parte inferiore è possibile ammirare Santa Lucia e Maria Maddalena, e una serie di santi. Nella zona alta della controfacciata, invece, sono disegnati San Martino e San Giorgio.
