Carburante annacquato, il fenomeno continua: il trucco del fazzoletto per salvare il motore

Sembrava un vizio armai superato, eppure ci sono ancora distributori che annacquano il carburante: come accorgersene prima di rovinare il motore.

Motore che perde potenza o, ancor peggio, si spegne: questo è ciò che sta accadendo ancora oggi a causa di distributori che hanno al loro interno benzina annacquata. Nel migliore dei casi, l’auto strattona o si accende una spia; nel peggiore, tocca trainarla dal meccanico. I motivi sono disparati, ma non sempre collegati a una frode.

Ragazza con la pompa del carburante in mano e cornice con un fazzoletto
Carburante annacquato, il fenomeno continua: il trucco del fazzoletto per salvare il motore – chieseromanichesardegna.it

In alcuni (pochi ma reali) casi, l’acqua viene aggiunta intenzionalmente per aumentare il volume venduto. Basta pompare acqua nel serbatoio interrato e miscelarla a gasolio o benzina con emulsificanti: il risultato passa per carburante vero, finché non distrugge il motore.

Ma l’intento non è sempre truffaldino, s’intende. Talvolta è la cattiva manutenzione: basti pensare che i serbatoi interrati dei distributori sono soggetti a condensa, soprattutto se mal tenuti. L’umidità si accumula e finisce nel carburante. Ma qualunque sia la causa, un impianto che non controlla i filtri o non pulisce i serbatoi rischia di mescolare residui e acqua al carburante che finisce nell’auto o nella moto. Per questo è importante riconoscere quando vale la pena cambiare distributore. E per farlo basta un fazzoletto.

Il trucco del fazzoletto per scovare carburante annacquato

In certi casi, il primo segnale arriva dopo: l’auto inizia a strattonare, il motore perde colpi, si accende una spia. E a quel punto è troppo tardi. Ma ci sono situazioni in cui possiamo giocare d’anticipo, capendo subito se qualcosa non torna, prima ancora di fare rifornimento.

Uomo che fa rifornimento per la sua auto: pompa di benzina dentro serbatoio
Il trucco del fazzoletto per scovare carburante annacquato – chieseromanichesardegna.it

Il primo indizio? L’aspetto del distributore. Se la pompa è mezza arrugginita, la zona è sporca, le pistole colano o il display sembra uscito dagli anni ’90, forse è il caso di cercare altrove. Un impianto trascurato spesso nasconde anche serbatoi trascurati.

Poi c’è la questione prezzo: se è troppo basso per essere vero, magari non lo è. Soprattutto se parliamo di marchi sconosciuti o pompe ‘bianche’ di cui non si sa nulla. In quel caso, meglio aprire Google Maps e dare un’occhiata ai commenti: bastano trenta secondi per capire se qualcuno ha già avuto guai. Certo, esistono anche metodi più tecnici – reagenti, provette, filtri – ma chi ha voglia di fare tutto questo mentre è in viaggio o in vacanza?

Per questo, in estate soprattutto, c’è un trucco rapido e alla portata di tutti: il fazzoletto. Basta versare una goccia di benzina su un fazzoletto bianco e aspettare. Ovviamente si può anche passare 5 minuti prima per fare la prova, per poi tornare se il test si rivela negativo.

Se evapora subito, tutto bene. Se resta umido, con un alone sospetto, è molto probabile che ci sia dell’acqua. E a quel punto la decisione è semplice: cambiare distributore, senza guardarsi indietro.

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