Sembrava un vizio armai superato, eppure ci sono ancora distributori che annacquano il carburante: come accorgersene prima di rovinare il motore.
Motore che perde potenza o, ancor peggio, si spegne: questo è ciò che sta accadendo ancora oggi a causa di distributori che hanno al loro interno benzina annacquata. Nel migliore dei casi, l’auto strattona o si accende una spia; nel peggiore, tocca trainarla dal meccanico. I motivi sono disparati, ma non sempre collegati a una frode.

In alcuni (pochi ma reali) casi, l’acqua viene aggiunta intenzionalmente per aumentare il volume venduto. Basta pompare acqua nel serbatoio interrato e miscelarla a gasolio o benzina con emulsificanti: il risultato passa per carburante vero, finché non distrugge il motore.
Ma l’intento non è sempre truffaldino, s’intende. Talvolta è la cattiva manutenzione: basti pensare che i serbatoi interrati dei distributori sono soggetti a condensa, soprattutto se mal tenuti. L’umidità si accumula e finisce nel carburante. Ma qualunque sia la causa, un impianto che non controlla i filtri o non pulisce i serbatoi rischia di mescolare residui e acqua al carburante che finisce nell’auto o nella moto. Per questo è importante riconoscere quando vale la pena cambiare distributore. E per farlo basta un fazzoletto.
Il trucco del fazzoletto per scovare carburante annacquato
In certi casi, il primo segnale arriva dopo: l’auto inizia a strattonare, il motore perde colpi, si accende una spia. E a quel punto è troppo tardi. Ma ci sono situazioni in cui possiamo giocare d’anticipo, capendo subito se qualcosa non torna, prima ancora di fare rifornimento.

Il primo indizio? L’aspetto del distributore. Se la pompa è mezza arrugginita, la zona è sporca, le pistole colano o il display sembra uscito dagli anni ’90, forse è il caso di cercare altrove. Un impianto trascurato spesso nasconde anche serbatoi trascurati.
Poi c’è la questione prezzo: se è troppo basso per essere vero, magari non lo è. Soprattutto se parliamo di marchi sconosciuti o pompe ‘bianche’ di cui non si sa nulla. In quel caso, meglio aprire Google Maps e dare un’occhiata ai commenti: bastano trenta secondi per capire se qualcuno ha già avuto guai. Certo, esistono anche metodi più tecnici – reagenti, provette, filtri – ma chi ha voglia di fare tutto questo mentre è in viaggio o in vacanza?
Per questo, in estate soprattutto, c’è un trucco rapido e alla portata di tutti: il fazzoletto. Basta versare una goccia di benzina su un fazzoletto bianco e aspettare. Ovviamente si può anche passare 5 minuti prima per fare la prova, per poi tornare se il test si rivela negativo.
Se evapora subito, tutto bene. Se resta umido, con un alone sospetto, è molto probabile che ci sia dell’acqua. E a quel punto la decisione è semplice: cambiare distributore, senza guardarsi indietro.