Cagliari, non solo mare e sole: in città un’occasione per dare spazio alla cultura

Associare la città di Cagliari al mare e al sole è naturale, in realtà il capoluogo sardo può essere una meta ideale per chi vuole acquisire nuove conoscenze.

Si tende spesso a pensare che se si vuole vedere qualcosa di bello sia necessario fare distanze lunghe e intraprendere viaggi costosi, ma spesso è vero l’esatto contrario. A dimostrarlo sono i tanti stranieri che scelgono di visitare il nostro Paese, consapevoli di come siano tanti i posti da scoprire. A volte è quindi necessario scardinare qualche luogo comune per poter essere stupiti in positivo, come è il caso di Cagliari, città che tende spesso a essere associata soprattutto al mare e al sole.

Cagliari
Si può visitare Cagliari non solo per il mare – Chieseromanichesardegna.it

Chi decide di trascorrere un periodo più o meno lungo nel capoluogo sardo lo fa soprattutto pensando di poter vedere da vicino il mare della Sardegna, che praticamente tutti ci invidiano e provare i piatti tipici, ma questo è solo uno dei motivi che dovrebbero spingere ad agire in questo modo. Qui c’è infatti anche la possibilità di poter acquisire nuove conoscenze, anche se molti potrebbero non saperlo.

A Cagliari anche per cultura: ecco cosa si può fare

Fare un giro a Cagliari è certamente un’occasione per stare al mare e assaporare l’aria tipica della Sardegna, ma sarebbe davvero un peccato lasciare il capoluogo sardo senza visitare un posto che potrebbe permettere di acquisire nuove conoscenze. Il riferimento è al Museo Archeologico, location ideale per gli appassionati di archeologia, ma non solo, grazie a cui si può fare un salto indietro nel tempo per scoprire alcune delle bellezze antiche dell’isola.

Nuraghe Sardegna
A Cagliari è possibile visitare il Museo Archeologico – Chieseromanichesardegna.it

Si tratta di una struttura relativamente recente, nata nel 1993, all’interno del complesso museale della Cittadella dei Musei, negli spazi che sono stati progettati dagli architetti Libero Cecchini e Piero Gazzola, anche se la sua origine vera e propria risale addirittura all’800. In quella fase ad avere l’idea di pensare a una location di questo tipo era stato il Cavaliere Lodovico Baylle, che ne aveva parlato al Vicerè Carlo Felice, con l’idea di realizzare un Gabinetto di Archeologia e Storia Naturale.

Chi sceglie di vederlo da vicino ha la possibilità di ammirare reperti di ogni tipo, alcuni appartenenti all’epoca preistorica, fino ad arrivare all’epoca bizantina. L’esposizione è strutturata su quattro diversi piani, ognuno dei quali è dedicato a un tema differente.

Al piano terra è possibile ripercorrere la storia dell’uomo in Sardegna, dal Neolitico all’Alto Medioevo. Al primo piano si è invece deciso di strutturare due differenti percorsi tematici: uno è dedicato a Cagliari e zone vicine, con l’obiettivo di capire come si sia evoluta la città nel corso del tempo, mentre l’altro si sofferma principalmente sui nuraghe.

Salendo ulteriormente si può notare l’orientamento topografico, cercando di soffermarsi sulle zone del capoluogo che hanno dato spazio all’archeologia, ovvero Sant’Antioco, Bithia, Nora e Monte Sirai. All’ultimo piano troviamo invece le mostre temporanee, con un occhio particolare alle statue nuragiche di Mont’e Prama.

Gestione cookie