Maracalagonis, Chiesa di Santa Maria d'Itria Tra le chiese che rivelano uno stretto rapporto con le trame urbane e capaci di donare un senso di appartenenza alla comunità, la chiesa di Santa Maria d'Itria ricopre una posizione di spicco. Risalente a un periodo...
Cabras, Chiesa di San Giovanni di Sinis
Narrazione:
Una delle manifestazioni più emozionanti dell’ “ominazione”, cioè il processo evolutivo che ha trasformato gli ominidi preistorici nell’attuale specie umana, è lo stretto rapporto tra i vivi e i morti, da cui la nascita delle pratiche funerarie in profonda relazione tra il sacro e l’aldilà.
La chiesa di San Giovanni di Sinis ne è un lampante esempio, perché la forza evocatrice di tale connessione deriva dalla sua collocazione nell’antica necropoli della città fenicio-punica di Tharros.
Inoltre, il rinvenimento di una mensa funeraria epigrafica, di forma circolare, appare una testimonianza eloquente del suo legame con le pratiche funerarie anche in età medievale.
L’edificio a tre navate giunto sino a noi risale all’epoca protoromanica (XI secolo), ma è frutto della metamorfosi di una preesistente chiesa bizantina con pianta a croce inscritta, databile tra il VI e VII secolo, di cui rimangono il corpo cupolato e i bracci trasversali, nei quali sono state aperte delle bifore nella fase di ristrutturazione protoromanica.
Il cubo centrale appare sopraelevato rispetto ai volumi laterali e il transetto, chiuso ad est dall'abside, è sormontato da una cupola.
La volta a botte, creata nella fase di ristrutturazione dell’edificio, era originariamente impostata a livello più basso di quella attuale. La cupola di età bizantina manifesta la grande abilità delle maestranze che la realizzarono: la struttura quadrata si raccordava con la cupola circolare grazie alla realizzazione di pennacchi, soluzione architettonica che mostra l'influsso di Costantinopoli.
Dopo una visita alla chiesa di San Giovanni di Sinis, è difficile dimenticare il profumo del mare che la avvolge e che ispira pace e serenità.
Visita virtuale
Bibliografia:
V. Angius, "Cabras", in Goffredo Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, III, Torino, G. Maspero, 1836, pp. 6-18;
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R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo '300, collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 6;
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