In questa situazione hai diritto ad un risarcimento per quanto riguarda i Buoni Postali: la sentenza storica.
Lavorando di giorno in giorno, tanti cittadini hanno il desiderio di accumulare qualche risparmio, da mettere da parte per eventuali spese o progetti futuri. In questo senso, ci sono diverse opportunità di investimento, a partire dai Buoni Fruttiferi Postali messi a disposizione da Poste Italiane.

I Buoni Postali, al giorno d’oggi, sono erogati in diverse modalità, che variano la durata e gli interessi che si possono maturare, nonché le condizioni sul deposito; sostanzialmente, comunque, acquistando un Buono Fruttifero si versa una somma che, in un futuro più o meno prossima, potrà essere riscattata con degli interessi maturati.
Specie con i buoni di lunga durata, però, si può andare incontro a diverse problematiche: è successo ad un uomo di Stresa, oggi 86enne, che nel 2006 aveva sottoscritto alcuni Buoni Fruttiferi dal valore di 10mila euro, con assicurazione di un investimento ventennale; eppure, nel 2023, la scoperta che, in realtà, i suoi buoni erano prescritti. Fortunatamente per l’uomo, però, recentemente è arrivata una sentenza storica: il Tribunale di Verbania ha confermato il risarcimento.
La sentenza sul risarcimento per i Buoni Postali prescritti
La sentenza del Tribunale di Verbania, come riportato dal sito vconews.it, è arrivata lo scorso 9 maggio ed ha quindi sancito che l’86enne di Stesa dovrà essere rimborsato della somma di 15mila euro. All’uomo era stato detto che in realtà il suo buono apparteneva ad una particolare serie con termine a 18 mesi, e non ventennale come gli era stato comunicato; sostanzialmente, quindi, aveva tempo fino al 2018 per chiedere l’incasso, prima della prescrizione.

L’anziano però non si è arreso e, attraverso vie legali, ha chiesto il risarcimento del suo buono, portando tutta la documentazione che ne attestava la durata ventennale. Questa sentenza va ad aggiungersi a quella ottenuta dal Tribunale di Novara lo scorso 1 aprile, quando al consumatore era stato garantito un rimborso di 33.500 euro per un caso simile.
Questi casi testimoniano le controversie che si sono generate con i Buoni Fruttiferi Postali emessi fra il 2001 e il 2009, molti dei quali aveva durata di 7,6,5 e 18 mesi e non di 20 anni come i sottoscrittori credevano; in merito a ciò è già intervenuto l’Antitrust, anche con multe milionarie, causate dalla perdita di tantissimi soldi da parte dei cittadini italiani. Quando si sottoscrive un documento, è sempre bene fare attenzione a ogni dettaglio e, qualora ci fossero problemi, rivolgersi ad un legale specializzato.