Bonus patenti: si risparmia tanto ma ancora lo sanno in pochi, normativa nuovissima

Si può risparmiare davvero tanto per raggiungere il tanto agognato sogno della patente, ma in molti non lo sanno ancora.

La Corte di Giustizia Tributaria di La Spezia ha preso una decisione che sarà di impatto per tutti quegli appassionati che vogliono a tutti i costi frequentare un corso per riuscire a raggiungere un obiettivo sognato da tempo.

mani tengono patente
Bonus patenti: si risparmia tanto ma ancora lo sanno in pochi, normativa nuovissima – chieseromanichesardegna.it

Che cosa c’entra in questo caso il Tribunale? Una disputa che durava da tempo, e alla fine hanno vinto i cittadini. La Corte di Giustizia Tributaria di La Spezia ha stabilito infatti che l’Iva non è dovuta sui corsi per il conseguimento delle patenti moto (A e AM) e per la nautica. Una doppia vittoria perché avere uno sconto fiscale in Italia è una cosa rara. E perché d’ora in poi tutto diventa più accessibile.

In gioco la sicurezza sulle strade e in mare: senza la sentenza di cui sopra, autoscuole e scuole nautiche avrebbero dovuto applicare un rincaro immediato del 22% sui corsi di formazione, penalizzando in particolare giovani, famiglie in difficoltà economiche e tutti coloro che vogliono acquisire competenze fondamentali per una guida sicura.

Patente per moto e nautica: finalmente una buona notizia

Grande merito della novità che restituisce il sorriso a migliaia di persone, va dato all’azione in sinergia di Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) e dei suoi consulenti, che sono riusciti a dimostrare che l’aggravio Iva sui corsi non era previsto dalla legge.

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Patente per moto e nautica: finalmente una buona notizia – chieseromanichesardegna.it

L’attuale normativa limita infatti l’applicazione dell’Iva esclusivamente ai corsi per le patenti di categoria B e C1, come confermato dalla Legge di Bilancio 2025. Non si tratta solo di una vittoria fiscale: è anche una battaglia per la sicurezza e per l’accessibilità della formazione di qualità. I numeri sono inequivocabili: nel 2023, secondo i dati Istat, 802 persone hanno perso la vita su due ruote a motore. Disincentivare l’accesso ai corsi con un aumento ingiustificato dei costi sarebbe stato un errore imperdonabile.

Unasca vuole raggiungere un traguardo ancora più ambizioso: centrare l’obiettivo europeo di ridurre del 50% la mortalità stradale entro il 2030. Per farlo occorre dare il risalto che merita alla cultura della sicurezza, anche in mare che resta molto più pericoloso di quanto si pensi; “La legge deve prevalere sulle interpretazioni arbitrarie: la formazione alla guida, su strada o in mare, non è un lusso, ma un investimento in sicurezza per tutti” – si legge in una nota dell’Unasca.

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