C’è una crescente richiesta di prodotti naturali e di conseguenza sempre più persone si rivolgono alle erboristerie.
E proprio perché gli acquisti in erboristeria stanno crescendo a dismisura, è normale che i cittadini si chiedano se esistono anche dei Bonus o delle agevolazioni fiscali che riguardano i prodotti naturali. Di questo vi parliamo oggi.
Siamo in piena stagione dichiarativa e dunque l’attenzione è massima per quanto riguarda raccogliere scontrini, documenti e tutti ciò che è scaricabile ai fini Irpef. Ma che ne facciamo delle decine di scontrini che ci hanno rilasciato in erboristeria? Non tutte le spese vantano lo stesso peso ai fini del 730: alcune garantiscono un rimborso fiscale, altre restano semplici prove di acquisto. Occorre, nel caso delle erboristerie, fare il giusto distinguo tra loro e le parafarmacie.
Un farmaco da banco è detraibile e lo sappiamo tutti. Ma cosa succede se parliamo di tisane, integratori oppure oli essenziali? Anche loro fanno bene alla salute. I confini giuridici fra medicinale, parafarmaco e dispositivo medico possono cambiare tutto in sede di dichiarazione dei redditi.
Iniziamo ricordando come funzionano le detrazioni al 19% previste dall’art. 15 del TUIR per le spese sanitarie.
Il contribuente può portare in diminuzione dell’IRPEF il 19% dell’importo che eccede la franchigia di 129,11 euro. La detrazione funziona secondo il principio di cassa, rileva la data di pagamento e non quella della prestazione o dell’emissione del documento fiscale.
Dal 1° gennaio 2020, fatte salve alcune eccezioni, la detrazione è subordinata all’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili come carte, bonifici, assegni e applicazioni. Restano esonerati dall’obbligo contante soltanto l’acquisto di farmaci (anche omeopatici); l’acquisto di dispositivi medici con marcatura CE; le prestazioni rese da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN. Bisogna sempre essere in possesso del documento commerciale “parlante” e della prova del pagamento elettronico.
Oltre ai farmaci e ai dispositivi medici, rientrano nelle detrazioni le visite specialistiche, le analisi di laboratorio, i ricoveri, i ticket sanitari, e le prestazioni di fisioterapia e riabilitazione. Ma torniamo alla domanda iniziale. La risposta è negativa, i prodotti di erboristeria non sono detraibili in quanto rientrano tra quelli per l’acquisto di “parafarmaci”. Un discorso a parte va fatto per i dispositivi medici acquistati in erboristeria.
Lo spiega l’Agenzia delle entrate: “le spese sostenute per i dispositivi medici sono detraibili anche se non sono acquistati in farmacia”. In conclusione, ai fini fiscali, parafarmaci, integratori fitoterapici, tisane e oli essenziali acquistati in erboristeria non rientrano tra le spese detraibili, neppure se prescritti dal medico.
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