Bonus conviventi: basta l’autocertificazione e mi sono fatto un sacco di soldi perché non servono documenti

Parliamo di bonus e importanti agevolazioni. Fino a ieri avevamo una convinzione, ma ci sbagliavamo: cosa è cambiato.

Potremmo definirlo Bonus conviventi e finisce di fatto nel calderone dei bonus edilizi per ristrutturazioni, lavori anti sismici ed efficientamento energetico. C’è una cosa in particolare che non tutti conoscono.

coppia mostra felice chiavi di casa
Bonus conviventi: basta l’autocertificazione e mi sono fatto un sacco di soldi perché non servono documenti – chieseromanichesardegna.it

Come si evince dal sito ufficiale dell’Agenzia delle entrate, possono beneficiare dei bonus casa tutti i contribuenti assoggettati all’IRPEF, a condizione che possiedano o detengano, sulla base di un titolo idoneo, gli immobili oggetto degli interventi e ne sostengano le relative spese. Sono quindi legittimati a fruire della detrazione: il proprietario o il nudo proprietario, il titolare di un diritto reale di godimento, quale usufrutto, uso, abitazione o superficie, l’inquilino o il comodatario, i soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa, gli imprenditori individuali, per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali o i beni merce, i soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice ed equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

E poi ci sono altri beneficiari delle agevolazioni, e sono tra i destinatari previsti dalla stessa normativa, ma in pochi lo sanno. Parliamo di conviventi. Ma in che senso, conviventi?

Bonus casa anche per i conviventi: vediamo chi sono davvero

La normativa fiscale italiana consente ai familiari conviventi (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado, secondo l’art. 5, comma 5, TUIR) del proprietario o detentore dell’immobile oggetto di interventi edilizi, di sostenere le spese per lavori di recupero, efficientamento energetico o antisismico, usufruendo delle relative detrazioni fiscali.

coppia prepara scatoloni
Bonus casa anche per i conviventi: vediamo chi sono davvero – chieseromanichesardegna.it

Ciò vale per qualsiasi abitazione a disposizione della famiglia convivente, purché non sia nella disponibilità di terzi (ad esempio, comodatari o locatari). I familiari conviventi che non sono proprietari o titolari di altri diritti reali sull’immobile possono beneficiare delle detrazioni, ma con aliquote ridotte rispetto ai proprietari, ovvero: 36% per le spese sostenute nel 2025, 30% per le spese sostenute nel 2026 e 2027.

Solo i proprietari o titolari di altro diritto reale possono accedere alle aliquote più elevate (50% per il 2025, 36% per il 2026-2027). Per potere beneficiare delle detrazioni, il familiare deve dimostrare la convivenza con il titolare dell’immobile al momento dell’inizio dei lavori o del sostenimento delle spese e lo può fare tramite dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio.

Dunque non è necessario che la convivenza risulti dalle registrazioni anagrafiche, né che la residenza anagrafica sia la stessa. La dichiarazione può essere sufficiente anche se i familiari risultano residenti in abitazioni differenti. Se ci sono discrepanze tra le risultanze anagrafiche e la dichiarazione sostitutiva, è opportuno raccogliere ulteriori prove documentali per tutelarsi in caso di controlli.

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