Le particolarità della pietra della Basilica di Saccargia, in grado di donare sfumature di colore davvero splendide: ecco da dove proviene.
La chiesa della Santissima Trinità di Saccargia, nota a tutti semplicemente come Basilica di Saccargia, è senza dubbio una delle chiese più affascinanti di tutta la Sardegna; situata a Codrongianos e risalente al XII secolo, è uno dei più famosi esempi di stile architettonico romano-pisano nell’isola. Una tappa sicuramente da inserire nel proprio itinerario alla scoperta delle bellezze della Sardegna.

In un precedente articolo (che potete recuperare QUI) vi abbiamo già parlato della pietra con cui è stata costruita, proveniente dal territorio locale e in grado di dare le particolari sfumature nero e bianche alla chiesa; uno spettacolo davvero unico per gli occhi, che dona alla Basilica di Saccargia ancora più fascino e maestosità.
Eppure, il materiale di costruzione non è l’unica particolarità della chiesa della Santissima Trinità di Saccargia: c’è infatti una leggenda dedicata al suo nome , un fatto curioso che vede protagonista…una vacca.
Le curiosa leggenda dietro al nome della chiesa della Santissima Trinità di Saccargia
Costruita nel corso del XII, come si diceva prima, la chiesa della Santissima Trinità di Saccargia è stata fatta erigere dal giudice di Torres Costantino I nel 1112; la consacrazione è arrivata solamente nel 1116 e, ben presto, si è imposta come una delle tappe per il pellegrinaggio da Ardara a Porto Torres, verso la Chiesa di San Gavino. Ma perché si chiama “Saccargia”? C’è una leggenda dietro a questo nome, in larga parte piuttosto curiosa.

Come riporta il sito vistanet.it, l’area sulla quale è stata costruita la chiesa è da sempre considerata sacra e chiamata quindi “Sacraria”, col termine evolutosi poi Saccargia. Secondo una leggenda, questo nome viene però dal termine “s’acca argia”, ovvero “la vacca pezzata, maculata”; storia narra infatti di una vacca che, ogni giorni, si recava davanti al monastero per offrire latte ai frati, inginocchiandosi sul dorso in segno di preghiera.
Senza dubbio una leggenda suggestiva, che aumenta ancor di più il fascino intorno a questa splendida basilica. Altra curiosità, questa volta però di carattere storico: nel 1219, la chiesa fu teatro del matrimonio di Adelasia di Torres ed Ubaldo Visconti. L’unione tra i due fu un evento politico e consolidò l’alleanza fra Pisa e Torres, Inoltre, Adelaisa fu terza sovrana regnante in Sardegna; il Papa dell’epoca, Onorio III, non vide di buon occhio l’unione con Ubaldo, che fu comunque stabile.