Aumento in busta paga approvato: forte delusione, giusto 36 euro al mese in più

Arriva un aumento in busta paga, ma non è quello che i lavoratori si aspettavano. Ad essere interessata una sola categoria: ecco quando arrivano i soldi.

Da giugno sono previsti aumenti in busta paga; si tratta di aumenti determinati dai recenti rinnovi di contratto ma anche dell’applicazione del taglio al cuneo fiscale. Non varranno per tutti, vediamo quindi chi saranno i lavoratori interessati e qual è la cifra che vedranno in più.

due banconote da 50 euro
Aumento in busta paga approvato: forte delusione, giusto 36 euro al mese in più -chieseromanichesardegna.it

Il tema degli stipendi bassi che non riescono a competere con la crisi economica degli ultimi anni e dell’inflazione in aumento sono al centro del dibattito politico da ormai mesi e mesi. Intervenire con aumenti generalizzati è complesso e difficile per qualsiasi governo, soprattutto tenendo conto della portata di una manovra economica di questo tipo.

Per questo motivo si interviene per settori attraverso la ridefinizione dei contratti nazionali di lavoro. In maniera più generalizzata, per quest’anno, va sottolineato che il grosso degli aumenti sarà determinato dal taglio del cuneo fiscale che partirà proprio da giugno. I dipendenti, sia pubblici che privati, con reddito fino a 40mila euro hanno diritto ad una riduzione Irpef dovuta con conseguente aumento dello stipendio netto a parità di lordo.

Rinnovo contratti metalmeccanici, adeguamento all’inflazione

Tra le novità del Ccnl si segnala quello del settore metalmeccanico; riguarda 1,5 milioni di dipendenti del settore che da giugno vedranno un leggerissimo aumento in busta paga. Come stabilito dal contratto di categoria firmato nel 2021 e non ancora rinnovato, per tutelare il potere di acquisto dei lavoratori, nei periodi di vacanza contrattuale -cioè in attesa della firma di rinnovo del contratto- lo stipendio viene adeguato all’inflazione, tenendo conto dell’indice Ipca al netto degli energetici importati.

lavoratore metalmeccanico
Rinnovo contratti metalmeccanici, adeguamento all’inflazione -chieseromanichesardegna.it

Considerando che il calcolo dell’inflazione è risultato più basso del previsto, il valore dell’adeguamento -per quanto non ancora ufficializzato- dovrebbe attenersi intorno all’1,3%. In soldoni questo significa un aumento in busta paga che si aggira dai 22 ai 36 euro a seconda del livello di inquadramento.

Facendo un esempio concreto, per un livello C3 l’aumento in busta paga da giugno sarà di appena 27,70 euro, inferiore ai 40 euro inizialmente previsti. Con un contratto D1 l’aumento previsto è invece di 22,36 euro.

Per i sindacati si tratta di aumenti insufficienti, che non potranno realmente aumentare il potere di acquisto dei lavoratori. Si tratta di un piccolo primo passo che necessità di interventi più consistenti per aiutare realmente i dipendenti del settore e più in generale è necessario un maggiore sostegno per i lavoratori italiani.

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