Calendario fitto di scadenze fiscali a luglio. Non solo portafogli che si apre ma anche il rischio di sbagliare.
Soprattutto le partite Iva hanno davanti un mese ricco di scadenze fiscali. Tutti dovrebbero esserne al corrente, ma il rischio di commettere qualche errore è oggettivo tra tante date da ricordare.

Luglio è un mese di pagamenti per le partite IVA, chiamate a versare le imposte, ma anche per coloro che devono versare le rate della rottamazione quater. Tasse da pagare anche per i datori di lavoro domestico con il pagamento della seconda rata dei contributi INPS. In molti comuni è anche tempo di versare la TARI. Il primissimo appuntamento di luglio è alle porte e riguarda i datori di lavoro domestico che, entro il 10 luglio, sono chiamati al versamento della contribuzione dovuta all’INPS per colf e badanti.
Si tratta della seconda rata annuale, in linea con la tabella di marcia definita dall’Inps. I contributi INPS, devono essere pagati su base trimestrale, secondo queste scadenze:
● dal 1° al 10 aprile per il 1° trimestre;
● dal 1° al 10 luglio per il 2° trimestre;
● dal 1° al 10 ottobre per il 3° trimestre;
● dal 1° al 10 gennaio dell’anno successivo per il 4° trimestre.
I datori di lavoro tenuti al versamento possono pagare quanto dovuto tramite app IO; con bollettino MAV precompilato inviato dall’INPS; mediante il circuito “Reti Amiche”; scaricando i bollettini pagoPA.
Scadenze fiscali luglio 2025. c’è anche la dichiarazione dei redditi
Appuntamento importante con il mese di luglio è la dichiarazione dei redditi, in particolare per quanto riguarda i contribuenti tenuti a versare il saldo 2024 e il primo acconto 2025 delle imposte.

La prima scadenza è quella del 16 luglio che interessa i dipendenti e i pensionati che hanno scelto il pagamento a rate. I contribuenti che hanno già effettuato il primo versamento il 30 giugno sono ora chiamati a versare la seconda quota dell’IRPEF, della cedolare secca e delle ulteriori tasse dovute. La seconda scadenza è quella del 21 luglio e interessa le partite IVA che applicano gli ISA. Si tratta della prima scadenza per versare saldo e primo acconto delle imposte dopo la proroga. La terza data da segnare sul calendario è quella del 30 luglio per i versamenti delle imposte con maggiorazione dello 0,40%, in caso di scadenza ordinaria fissata al 30 giugno.
E veniamo agli appuntamenti periodici IRPEF, IVA e contributi INPS. La scadenza mensile interessa sostituti d’imposta e titolari di partita IVA, i quali dovranno procedere al versamento:
● IRPEF delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate su redditi di lavoro dipendente e assimilati del mese di giugno, addizionali comunali e regionali, redditi di lavoro autonomo e provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza del mese precedente;
● dei contribuiti INPS dovuti per le retribuzioni corrisposte nel mese di giugno;
● IVA per i contribuenti con liquidazione mensile relativa al mese di giugno 2025.
Nel primo caso il versamento dovrà essere effettuato con modello F24 e codice tributo 1040, competenza 06/2025, nel secondo, il pagamento può essere effettuato con lo stesso modello F24 utilizzato per i versamenti IRPEF. Per il versamento dell’imposta sul valore aggiunto, si dovrà utilizzare il modello F24 con codice tributo 6006.
Come ogni mese, a luglio è in calendario anche l’invio degli elenchi Intrastat. La scadenza del 25 luglio interessa sia gli operatori intracomunitari con obbligo mensile sia quelli con obbligo trimestrale.
A fine mese, il 31 luglio, in molti comuni è prevista la scadenza della tassa sui rifiuti, la TARI. Per evitare errori è consigliabile consultare i regolamenti previsti nel proprio territorio. L’ultimo giorno di luglio segna anche il nuovo appuntamento con la rottamazione quater. Entro il 31 luglio, infatti, sono chiamati ai pagamenti sia i contribuenti che hanno richiesto la riammissione, e che quindi devono versare la prima o unica rata, sia quelli che sono rimasti in regola con i pagamenti e devono versare la rata corrente.