Arriva finalmente il bonus atteso da tempo che darà una spinta importante nel mondo del lavoro: Ma qualcuno storce il naso.
Un bonus dedicato ai giovani under 35 che non è solo un sostegno come quelli statali che ogni mese aiutano le famiglie bisognose con un contributo economico. Se vogliamo, è molto di più.
Perché un conto è ricevere ogni mese un aiuto statale che ti permette di fare la spesa o di pagare affitto o bollette, un’altra cosa è invece un Bonus che ti permette di lavorare e costruirti un futuro. Fondamentali entrambi gli aiuti, ma per i più giovani non serve vivere di sussidi, serve lavorare per raggiungere i propri obiettivi. L’obiettivo del bonus giovani è quello di incentivare l’occupazione giovanile con contratti stabili, riducendo nello stesso tempo il carico contributivo delle imprese che assumono.
Il bonus riguarda i contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato che in Italia come sapete sono tantissimi. La misura copre sia le nuove assunzioni con il nuovo contratto sia le trasformazioni da contratti a termine in rapporti indeterminati. Un incentivo che premia l’inserimento nel mondo del lavoro con contratti finalmente stabili e mai più precari.
Bonus giovani under 35: come funziona
Anche i rapporti a tempo parziale rientrano tra quelli beneficiari del bonus. Il contratto part-time, purché a tempo indeterminato, consente l’accesso all’esonero contributivo in misura proporzionata. La normativa non tiene conto dell’orario lavorativo ma sulla durata e sulla natura subordinata del contratto.
Un esempio riguarda i giovani assunti in cooperative. Quando l’assunzione avviene con un vincolo associativo, l’agevolazione resta applicabile, purché il contratto sia a tempo indeterminato. Secondo la circolare INPS sul bonus giovani del 2025, il bonus include anche i contratti a tempo indeterminato in somministrazione anche se il rapporto tra il lavoratore e l’agenzia di è a tempo indeterminato, ma il servizio reso all’azienda utilizzatrice è a termine. ù
In questi casi, i vantaggi economici e fiscali del bonus vengono riconosciuti all’impresa utilizzatrice presso la quale il lavoratore svolge le sue mansioni. Un dettaglio particolarmente importante per le aziende che preferiscono avvalersi della somministrazione come forma di flessibilità operativa, senza però rinunciare ai benefici collegati alle assunzioni stabili.
Ma attenzione: non tutti i contratti consentono di accedere al bonus. Alcuni esempi: le assunzioni di colf, badanti e collaboratori domestici sono escluse anche se effettuate a tempo indeterminato; il bonus non si applica ai contratti di assunzione per personale dirigente, in quanto considerati al di fuori dell’ambito ordinario della subordinazione; il rapporto di apprendistato non rientra tra quelli previsti dal bonus, le forme di lavoro a chiamata, anche se stipulate a tempo indeterminato, restano escluse dal perimetro dell’agevolazione.
Determinante per la fruizione del bonus giovani è l’assenza di precedenti rapporti a tempo indeterminato. Il lavoratore per cui si chiede l’agevolazione deve, infatti, non aver mai avuto un contratto a tempo indeterminato nel corso della sua vita lavorativa.
