Sta succedendo qualcosa di anomalo in Sardegna. E succede sempre più spesso, a cadenza quasi giornaliera.
Un fenomeno raro per quanto riguarda le acque dell’isola e in generale per tutti i mari che circondano l’Italia. I bagnanti ora hanno paura, perché trovarsi di fronte ad una tale situazione, non è proprio la più bella delle esperienze.
Immagina un incontro ravvicinato con un pesce che può superare i 3 metri di lunghezza, con un’apertura alare affascinante ma che può fare paura. Ultimamente si avvicinano sempre più alle coste della Sardegna e talvolta spiaggiano. Gli esperti si stanno chiedendo il perché. Il suo nome, poi evoca inquietudini e pericoli che però, come vedremo, sono esagerati perché la specie di cui parliamo è innocua per l’uomo, anche se non esente da pericoli.
La Mobula mobular, nota come “Diavolo di mare” per via delle due creste cefaliche grandi e mobili presenti sul capo, non è considerata aggressiva o pericolosa. L’unica minaccia per l’uomo è la presenza di un aculeo tagliente, posizionato sulla coda. È piuttosto raro incontrare questa specie che predilige maggiormente i mari tropicali e temperati, eppure…
Come riporta lanuovasardegna.it, in Sardegna è successo in tre posti diversi, uno dietro l’altro: Mari Ermi, Mugoni, Fiume Santo.
Gli studiosi dell’European Shark, stanno monitorando il fenomeno e cercando di capire le cause. Finora, non è stato possibile trovare una spiegazione per questo comportamento che risulta anomalo. Le analisi condotte sui campioni di tessuto prelevati dalle mante morte non hanno rivelato segni di interazioni antropiche o altre cause evidenti. La biologa Simona Clo, coordinatrice del progetto Life, raccomanda di non intervenire in caso di spiaggiamento di una manta, ma di chiamare immediatamente la Capitaneria di porto al 1530 in modo che siano gli esperti a gestire la situazione in modo sicuro per l’animale e per le persone stesse.
Le mante sono infatti dei pesci bellissimi e protetti che devono essere tutelati, è importante non disturbare gli esemplari che si trovano in difficoltà. Il fenomeno degli spiaggiamenti di mante nel Mediterraneo richiede attenzione e studio per capire le cause e prevenire ulteriori episodi. Dal 27 maggio ci sono stati 14 episodi simili in Italia, in due casi l’animale non ce l’ha fatta. In Spagna i numeri sono ancora più alti: 25 avvistamenti solo da maggio. In Francia, almeno sei, uno dei quali con due esemplari. Le mante sono animali che preferiscono il mare profondo e non amano l’uomo. Potrebbe trattarsi di un virus, ma per ora non ci sono conferme. La raccomandazione è di non toccarle.
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