L’evoluzione delle diocesi intorno alla zona di Alghero ha portato alla costruzione di una splendida cattedrale in stile gotico-catalano.
Nel corso di vari articoli vi abbiamo parlato della struttura organizzativa della Regione ecclesiastica Sardegna, oltre a riportare alcune curiosità in merito alle diocesi e alle arcidiocesi che ne fanno parte, ognuna ospitante luoghi di culto dall’alto valore spirituale e artistico-architettonico.

Quanto all’arcidiocesi di Sassari, spicca tra le sue diocesi suffraganee quella di Alghero-Bosa, che raccoglie in sé diversi comuni in provincia di Nuoro, Oristano e Sassari, per un totale di 61 parrocchie; la sede vescovile si trova proprio nella città di Alghero. Questa, ad oggi, l’organizzazione per come la conosciamo, ma come facilmente intuibile le cose non sono state sempre così.
La particolare storia parte dal XVI, quando l’allora pontefice Papa Giulio II, su spinta di Ferdinando II, promulgò una bolla che riorganizzava le diocesi sarde: ecco quindi che, tre piccole diocesi, portarono ad una nuova grande istituzione, oltre alla costruzione di una cattedrale splendida in stile gotico-catalano direttamente ad Alghero.
Perché venne costruita la Cattedrale di Alghero
Siamo ad inizio Cinquecento, precisamente nel 1503: come si accennava prima, papa Giulio II promulgò una bolla con diverse indicazioni per una profonda revisione delle diocesi sarde, su diretto volere di Ferdinando II d’Aragona, importante sovrano spagnolo. Prima della riorganizzazione, erano presenti tre piccole diocesi: Castro, Bisarcio e Ottana. Con questa ristrutturazione, venne creata la nuova diocesi di Alghero, all’interno della quale le tre vennero incorporate.

Solamente due anni prima, Alghero era stata elevata a città: mancava ancora un luogo di culto in grado di poter adempiere al compito di cattedrale. Era quindi necessario costruirne uno e dunque, intorno agli anni ’30 del XVI secolo, iniziarono i lavori della Cattedrale di Santa Maria, realizzata in stile gotico-catalano.
I lavori sulla Cattedrale di Santa Maria furono però lunghissimi, tanto che si possono facilmente identificare diversi stili. Stando alle fonti, entro il 1550 furono probabilmente conclusi i lavori per l’area dell’abside, con il coro e le cinque cappelle radiali e il soprastante campanile.
Succesivamente, sono stati aggiunti elementi tardorinascimentali nelle cappelle e nell’ampia aula longitudinale; la Cattedrale di Santa Maria venne aperta al pubblico, nonostante non fosse terminata, alla fine del secolo (nel 1593). Nel 1638 venne aggiunta la copertura del transetto e costruita la cupola ottagonale sopra il presbiterio; il secolo dopo, nel 1730, sono stati aggiunti arredi artistici marmorei con ulteriori lavori di restauro; più di cento anni dopo, nel 1862 , la facciata tardorinascimentale venne sostituita con una neoclassica.