ACI, rimandato al Tar il commissariamento: il Consiglio di Stato ha deciso così

Il Consiglio di Stato ha rimandato al Tar con una specifica ordinanza la decisione sul commissariamento dell’ACI, ecco cosa cambia ora per l’ente.

Si profilano cambiamenti importanti per la struttura di ACI, Automobile Club Italia, in seguito a un’ordinanza approvata dalla Terza Sezione del Consiglio di Stato (la numero 2254 /2025), pubblicata nella giornata di venerdì 20 giugno 2025. Il provvedimento coinvolge il presidente dell’ente Angelo Sticchi Damiani, che aveva presentato un’istanza contro il decreto del 21 febbraio 2025 con cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in applicazione dell’art. 65, comma 1, ultimo periodo, dello Statuto dell’Automobile Club D’Italia – A.C.I., lo aveva dichiarato decaduto dalla carica di presidente.

ACI
Il Consiglio di Stato ha deciso sul commissariamento di ACI – ANSA – Chieseromanichesardegna.it

Il provvedimento aveva dichiarato l’ingegnere decaduto dall’incarico, arrivando anche a nominare in via contestuale il generale Tullio Del Sette, con l’incarico di Commissario Straordinario. Si attendeva però la decisione a riguardo del Consiglio di Stato, che non si era ancora espresso a riguardo, la cui presa di posizione è certamente importante, ma per alcuni appare inaspettata.

La decisione del Consiglio di Stato sul futuro di ACI

Il TAR del Lazio era stato il primo organismo a esprimersi sulla situazione dell’ente, dichiarando infondato nel merito il ricorso proposto dall’ex dirigente, per questo c’era particolare attesa in merito al pensiero a riguardo da parte del Consiglio di Stato. La decisione presa è stata però opposta, si è infatti scelto di non esprimersi in merito alla legittimità del provvedimento, ma allo stesso tempo di non sospendere il decreto di commissariamento impugnato.

Come riportato da La Presse, il Giudice di Secondo Grado ha riconosciuto la sussistenza dell’interesse da parte di Sticchi Damiani a svolgere le funzioni presidenziali fino alla fine del suo mandato, ma ha ritenuto comunque prevalente l’interesse dell’ente a proseguire la gestione con il Commissario, che nel frattempo si è insediato. Questo consente così di poter proseguire senza particolari intoppi l’azione amministrativa già avviata, senza alcuna modifica dell’assetto organizzativo stabilito quando si è deciso di commissariare ACI.

Angelo Sticchi Damiani
Angelo Sticchi Damiani decade dalla carica di presidente – ANSA – Chieseromanichesardegna.it

È bene però sottolineare che la presa di posizione da parte del Consiglio non entra nel merito, è quindi ancora possibile che i giudici amministrativi possano prendere una decisione differente rispetto a quella attuale. Il riferimento è proprio alla legittimità della misura che ha portato al commissariamento dell’ente, soprattutto perché la nomina di Sticchi Damiani, si legge nel comunicato stampa diffuso, era avvenuta nel 2024 con più del 90% dei consensi. Finora si era però stabilito di non poter applicare per ACI la norma che vieta la terza conferma nelle cariche per gli enti pubblici. In questo caso, infatti, la nomina aveva naturale elettiva, ma si è anche precisato che il quarto mandato fosse possibile per le Federazioni sportive, categoria in cui rientra anche l’organismo legato al mondo dell’auto.

La posizione di Sticchi Damiani è stata invece ritenuta differente, per la prima volta il Consiglio dei Ministri ha reso applicabile il divieto previsto dalla legge del 1978. “Proprio in virtù di tali interpretazioni contradditorie il Consiglio di Stato ha deciso di lasciare del tutto aperta la questione di merito di cui si occuperà il Tar Lazio nei prossimi mesi” – così si conclude la nota.

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