Stai passando un momento difficile e hai bisogno di una risata? Ecco due libri che ti faranno dimenticare i problemi e ridere a crepapelle.
Ridere non risolve tutto, ma aiuta. Nei momenti in cui la vita sembra più grigia del solito, immergersi in una lettura leggera e ironica può diventare una piccola salvezza quotidiana.
La letteratura ha il potere di farci evadere, di regalarci un sorriso anche quando tutto sembra pesante. Ecco quindi due libri perfetti per chi ha bisogno di una boccata d’aria fresca, ama ridere e vuole affrontare un momento difficile con un pizzico di leggerezza in più.
Leggere aiuta ad astrarsi dalla quotidianità e, a volte, a riprendere la vita di tutti i giorni con rinnovato vigore. Io amo i libri che mi fanno ridere e che mi fanno, per un po’, dimenticare i problemi.
Proprio per questo voglio consigliarti dei libri che ti aiuteranno a fare lo stesso. Il primo romanzo che ti consiglio è “E vissero tutti felici e contenti” di Lucia Guglielminetti.
Questo romanzo ironico e scanzonato è un vero toccasana per l’umore. Lucia Guglielminetti, con la sua penna tagliente e piena di autoironia, racconta le (dis)avventure sentimentali di una protagonista che cerca l’amore, ma finisce spesso e volentieri per inciampare in relazioni tragicomiche.
Attraverso una narrazione vivace e dialoghi brillanti, il libro affronta temi comuni come le rotture, le delusioni, i rapporti tossici e le famose “aspettative disattese”.
Ma lo fa con un tono talmente leggero e divertente da trasformare ogni sconfitta in una risata. Il personaggio principale è realistico, un po’ goffo, spesso sfortunato, ma sempre capace di rialzarsi con sarcasmo e una certa filosofia spicciola.
Il secondo libro è “Momenti di trascurabile felicità ” di Francesco Piccolo. Non si tratta di un romanzo, ma di una serie di frammenti di vita quotidiana raccontati con ironia, acume e una vena malinconica che non appesantisce mai la lettura.
L’autore osserva il mondo che lo circonda e cattura quei momenti di felicità minuscola, spesso invisibili ma profondamente umani: l’ultima fetta di torta rimasta che inspiegabilmente nessuno vuole, il sollievo quando il semaforo diventa verde appena arriviamo, la soddisfazione di infilare le mani in tasche mai esplorate prima e trovarci qualcosa.
Sono istanti semplici, comuni a tutti, che acquistano valore proprio perché riescono a interrompere la monotonia o la tristezza con un lampo di leggerezza.
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